Crescita e zona di comfort

Il mondo è pieno di persone che, pur avendo doti superiori ad individui di successo, non raggiungono gli stessi traguardi perché, anziché tentare strade nuove e più rischiose, preferiscono rimanere rintanati nella propria “zona di comfort“, quello spazio in cui ci si sente al sicuro e protetti da situazioni impreviste che potrebbero causare dolore. Ma come uscire da questa specie di bara con gli interni di velluto che noi stessi ci siamo costruiti?

Che cosa è la zona di comfort

La zona di comfort è quella sfera psicologica entro cui un soggetto agisce in modo sicuro e senza ansia, compiendo un numero ristretto di azioni che gli permettono di portare a termine delle prestazioni senza essere esposto a rischi. Ogni individuo tende istintivamente a restare confinato in questa zona, da cui è molto difficile uscire perché è un terreno noto in cui ci si sente rilassati, apparentemente sereni e al sicuro.
All’esterno della zona di comfort vi è un’altra area detta “zona di apprendimento” che costituisce un’opportunità di crescita e miglioramento a livello fisico, emotivo, spirituale e mentale. Entrarvi richiede audacia e impegno, bisogna però evitare di sconfinare nella “zona di stress“, uno spazio completamente estraneo alla rassicurante zona di comfort in cui ci si sente totalmente bloccati dal panico e dalla frustrazione e dove non può avvenire alcun apprendimento.

Perchè è necessario uscire dalla zona di comfort

Più ci si rintana nella propria zona di comfort, più ogni novità, anche minima, verrà vissuta come un pericolo anziché un’opportunità, ecco perché è molto importante non relegare ogni attività a questo spazio circoscritto e superare la paura delle conseguenze che azioni non abituali possono comportare. Anche se abbiamo l’impressione di stare bene, la zona di comfort è pur sempre una gabbia dove non c’è spazio per l’avventura e per le emozioni forti.

Voler rimanere nella propria zona di comfort è perfettamente normale perché ci mette al riparo dai pericoli, preservandoci da eventuali fallimenti, però, alla lunga, può rivelarsi una trappola, un limite alla felicità. William Shed ha riassunto perfettamente questo concetto con la celebre frase: “Le barche nel porto sono al sicuro, ma non per questo sono state costruite“.
Per avanzare nel processo di crescita è indispensabile allargare i confini di quest’area sicura, misurandosi con le novità e cercando di superare il disagio e la paura di fallire, ricordando che i fallimenti sono tappe indispensabili per analizzare i propri errori e imparare a non ripeterli in futuro.

Come uscire dalla zona di comfort

Nella società ultra-tecnologica in cui viviamo, riuscire a superare i confini della zona di comfort è fondamentale anche in ambito aziendale, dove essere aperti alle novità e pronti ad acquisire nuove competenze può davvero fare la differenza.
Per crescere ed espandere le proprie conoscenze bisogna mettersi in gioco ed essere proattivi, ovvero affrontare i cambiamenti con atteggiamento positivo senza lasciarsi bloccare dalla paura del fallimento.
John Wood, noto attivista statuinitense, ha individuato i 5 fattori chiave per uscire dalla zona di comfort:

  • individuare con chiarezza l’obiettivo che si vuole raggiungere;
  • attirare persone che ci sostengano nel nostro cambiamento;
  • chiedere aiuto ad altre persone per unire i talenti e le competenze;
  • non farsi fermare dai fallimenti e dalle “porte in faccia”;
  • affidarsi al proprio istinto.

Per uscire dalla zona di comfort bisogna cambiare gradualmente le proprie abitudini, partendo da piccole e banali azioni quotidiane, come cambiare il tragitto per arrivare a lavoro, variare il linguaggio utilizzando dei sinonimi, e così via. In questo modo potremo acquisire una maggiore elasticità mentale ed imparare a raggiungere lo stesso traguardo in modi diversi. “Osare è mezzo vivere”, come dice il proverbio!