Grafica editoriale e lettura digitale: come cambia il design negli e-book

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Il piacere della lettura ha accompagnato l’evoluzione della cultura, adattandosi di volta in volta a nuovi supporti e abitudini di fruizione: dai manoscritti miniati alla stampa tipografica, dai romanzi tascabili agli audiolibri, ogni epoca ha il proprio modo di leggere e di progettare la lettura.

Oggi, il formato e-book impone una sfida nuova e stimolante: ripensare la grafica editoriale non come semplice adattamento, ma come progetto specifico, capace di valorizzare i contenuti su supporti diversi per dimensioni e tecnologie e comportamenti d’uso.

Ma come cambia il design editoriale nel passaggio al digitale? E come si progetta un’esperienza di lettura efficace anche su supporti digitali?

L’evoluzione del mondo della lettura

Negli ultimi vent’anni, il panorama editoriale ha vissuto una trasformazione profonda, trainata dalla diffusione di e-reader, tablet e smartphone. Questi dispositivi hanno reso possibile portare con sé intere librerie in formato tascabile, ridefinendo abitudini e aspettative dei lettori.

Se il libro cartaceo conserva ancora intatti fascino e valore culturale, il formato digitale conquista sempre più spazio grazie a comodità, accessibilità e versatilità d’uso.

Questa rivoluzione ha spinto editori e designer a ripensare completamente la progettazione grafica dei contenuti. L’impaginazione tradizionale, basata su margini, gerarchie visive fisse e gabbie rigide, ha lasciato il posto a un design fluido, pensato per adattarsi a dispositivi diversi per dimensione, orientamento e risoluzione.

Oggi il lettore digitale si aspetta un’esperienza personalizzabile e dinamica: testo scalabile, leggibilità in condizioni di luce variabili, possibilità di modificare font e dimensione dei caratteri, o di attivare la modalità notte. Il design editoriale, quindi, non è più solo una questione estetica, ma una leva strategica per migliorare l’usabilità e l’engagement.

Prendiamo ad esempio un libro illustrato per ragazzi: su carta può contare su immagini a piena pagina, font decorativi e inserti grafici complessi. Nella versione digitale, tutto questo va semplificato e ottimizzato, affinché mantenga qualità e leggibilità su qualsiasi dispositivo, dallo smartphone al tablet.

La grafica editoriale al servizio degli e-book

Il primo passo è scegliere il formato di file adatto: l’ePub è il più diffuso perché “reflowable”, cioè il testo si adatta automaticamente allo schermo e alle preferenze dell’utente. Il PDF, al contrario, mantiene un layout fisso e può risultare scomodo da leggere su schermi piccoli.

Anche la scelta del font assume un significato diverso: a differenza del cartaceo, dove il designer definisce il carattere una volta per tutte, negli e-book il lettore può personalizzare font, dimensione e interlinea. Per questo, è fondamentale progettare con stili coerenti, evitare decorazioni superflue e puntare su una struttura flessibile.

Margini, rientri e spaziature devono adattarsi al supporto: ciò che su carta è armonico, su uno schermo può diventare ingombrante o invisibile. Le immagini, invece, devono essere leggere ma in alta qualità, con descrizioni alternative per garantire l’accessibilità anche a utenti con disabilità visive.

Anche i contenuti complessi vanno ripensati: un romanzo storico con riquadri di approfondimento laterale, ad esempio, può trasformarli in box cliccabili o note interattive, così da non interrompere la lettura. Inoltre, link interni e collegamenti ipertestuali ampliano l’esperienza, portando a indici dinamici, risorse esterne o riferimenti bibliografici.

La transizione dal cartaceo al digitale non è quindi un semplice “copia e incolla”: è un ripensamento completo della progettazione editoriale, dove estetica, funzionalità e accessibilità devono coesistere per garantire un’esperienza fluida, moderna e personalizzata.

Se lavori nell’editoria, se vuoi pubblicare il tuo primo e-book o se semplicemente desideri valorizzare i tuoi contenuti digitali, la grafica non è un dettaglio: è ciò che fa la differenza tra una lettura che funziona e una che viene abbandonata dopo poche pagine.

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